11 ottobre 2023

Da dove vengo - e poi all'improvviso

Finita la lunga parentesi del militare mi ritrovai a pensare a cosa volevo fare o essere da grande. In questo blog non mi interessa farvi sapere la strada che ho scelto o menate varie, per questo, se vi interessa, c'è il sito del mio lavoro; bancolupi.it dove nella sezione storia trovate la sintesi perfetta di quella che fu la mia scelta. In questo blog personale mi preme scrivere di me. In quegli anni mi accorsi che le cazzate con gli amici erano meno spontanee, più ragionate e poi le discussioni all'angolo spaziavano dalla politica, lo sport, la musica, lo spettacolo ma con informazioni e approfondimenti molto più precisi e meno banali. A questo punto urge una spiegazione, vi vedo disorientati, so che volete farmi la domanda ma vi peritate, ebbene si so che mi volete chiedere: ma cos'è l'angolo? ora ve lo spiego. Le compagnie di amici avevano un punto di ritrovo che di solito era un bar, un circolo, un locale, noi avevamo l'angolo. era un piazzaletto esterno di una banca che era su un incrocio fra due strade e noi lo chiamavamo angolo, tutto qua. Insomma senza neanche accorgersene stavamo maturando. Alcuni di noi iniziarono a far conoscere le ragazze a casa altri si vedevano meno perchè impegnati sentimentalmente e a me iniziava a frullare in testa una domanda: ma quanto durerà sta sfiga per me? Poi in una calda sera d'estate alcuni decisero di andare in una discoteca all'aperto, io ero contrario perchè era un po' lontana, ma mi ci portarono quasi a forza. Il posto era carino e la musica gradevole, poi sentii fare una battuta scema da un amico che avevo accanto rivolta ad un gruppo di ragazze davanti a noi, loro con la musica, non sentirono, tranne una che incuriosita si voltò e mi guardò credendo che fossi stato io. E poi all'improvviso ci trovammo seduti con un drink a parlare del più e del meno, la musica il rumore delle persone erano un leggero sottofondo, eravamo io e lei. Io che parlavo come mai avrei pensato, come se quello che dicessi e facessi non fosse mio ma dettato da chissa chi. Lei che ebbe il pregio di non fermarsi, come facevano tutte, alla prima impressione. Ebbene si, quella sera d'estate del 1987 la mia vita prese una svolta decisa, incontrai quello che da lì in poi sarà il mio Amore. Vi metto una traduzione di una canzone di Savage Garden che si intitola I knew I loved you (sapevo di amarti) che meglio descrive le sensazioni del nostro incontro. Vi consiglio di ascoltarla dal link 007 nel menu, link dai miei post, alla vostra destra. "Nei tuoi occhi, vedo il mio futuro in un istante Sapevo di amarti prima di incontrarti Penso di averti sognato nella vita Ho aspettato tutta la mia vita Semplicemente non c'è né rima né motivo Solo il senso di completamento Vedo i pezzi mancanti che sto cercando Penso di aver trovato la strada di casa Sono completo ora che ti ho trovato Sapevo di amarti prima di incontrarti".

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