02 maggio 2024
Da dove vengo - Dalla storia al futuro
30 marzo 2024
Da dove vengo - Il Film che non avrei mai voluto vedere
02 marzo 2024
Da dove vengo - La notizia tanto attesa
19 dicembre 2023
Da dove vengo - piccola insignificante famiglia
10 novembre 2023
Da dove vengo - 7 settembre 1996
11 ottobre 2023
Da dove vengo - e poi all'improvviso
07 settembre 2023
Da dove vengo, l'uomo del Nembo
06 agosto 2023
Da dove vengo. Per quello che ho da fare, faccio il militare
20 luglio 2023
Da dove vengo. I favolosi anni 80
Ebbene si, rientro in quella stretta cerchia di persone che sono riuscite a bocciare alle scuole medie. Mentre mia mamma fa finta di non ricordarlo quando per caso entriamo in una discussione e viene fuori l'argomento scuola, io invece ne vado quasi fiero. Si, perchè per me quell'anno fu una svolta. A poggi e bocconi riuscii a finire le medie senza ulteriori drammi. Come dite? che vuol dire a poggi e bocconi? ah si scusate è un detto fiorentino empolese per dire che a stento e non con poche difficoltà riuscii a finire le medie. Scusate ma ogni tanto mi parte il vernacolo. Da adesso per me si apre un mondo, questi sono gli anni d'oro del grande real, gli anni di happy days e di ralph malph, gli anni delle immense compagnie, gli anni in motorino sempre in due, gli anni di che belli erano i film, gli anni dei roy roger come jeans. Non vi ricordano qualcosa queste mie ultime parole? che poi non sono proprio mie, ma rispecchiano quello che era quel periodo per un ragazzo di 15 anni. Erano i favolosi anni 80, e io li ho vissuti tutti. Finite le medie c'era lo scoglio di scegliere le scuole superiori, io avevo destato interesse per un volantino che pubblicizzava una scuola dove insegnavano la tipografia e ti avviavano al lavoro del tipografo, sfortunatamente questa scuola era a Firenze il che richiedeva che un bimbo di 15 anni dovesse prendere il treno e dopo 40 minuti arrivare a firenze dove con un bus raggiungevi la scuola, cosa che facevano normalmente gli altri, ma i miei genitori non erano d'accordo e quindi dovevo scegliere nella mia città. A quel punto, per me, tutte le scuole erano uguali, nel senso che nessuna mi diceva niente. Io scelsi il professionale per il commercio solo perchè dava un diploma dopo i tre anni e conoscendo le mie doti di studio quella poteva essere un ancora di salvezza. A scuola le cose non andarono male, in questa fase la classe diventa una famiglia belli e brutti timidi e bulli ognuno con le sue storie. Si condividono gioie e dolori e tutto sembra più leggero. I prof erano bravi e preparati e soprattutto si parlava con loro. Detto questo penserete che finalmente ho messo la testa a posto e sono diventato uno studente modello? No. Il primo anno fui rimandato a settembre a tre materie e me la cavai, stesso risultato anche il secondo anno, in terza c'erano gli esami e passai con 60 che era il minimo per passare, poi ci misi 5 mesi a far capire ai miei genitori che la scuola non faceva per me e quindi a febbraio del 1984 lasciai ufficialmente la scuola. In questi anni frequentavo un gruppo di amici vicino casa mia, ci divertivamo con tutto poi i primi giri in motorino e i primi approcci con le ragazze, anche qui la natura con me non era stata generosa, e quindi dovevo sudare sette camice solo per riuscire a parlare con qualcuna. Poi qualche anno dopo iniziai a frequentare la compagnia dell'angolo, una bella e grande compagnia frequentata anche da due miei cugini e quindi feci presto ad inserirmi anche se loro erano legati fin dalle elementari. Con loro era tutto un divertimento, le domeniche pomeriggio in discoteca, i weekand di bivacchi estivi al mare in treno o in motore, si usciva la sera fino a tardi, il mondo era nostro. Quel mondo che non era sempre bello, era il periodo della droga, l'eroina faceva strage di giovani e giovanissimi, anche la nostra compagnia fu colpita, qualcuno ci rimase secco e qualcun altro non fece una bella fine. Anche in questo caso la mia dote di tenermi fuori dai guai mi servì e anche il mio gruppo non fu colpito da questa piaga. Con l'età della patente e le prime macchine a disposizione spiccammo il volo. Le vacanze insieme, la musica rock, i concerti, le ragazze... va be lasciamo perdere... ci si divertiva a ciucco, il futuro non faceva paura perchè il presente era una certezza. Noi allora non lo sapevamo ma quelli erano i favolosi anni 80.
30 giugno 2023
Da dove vengo. L'infanzia
25 febbraio 2023
Da dove vengo. La nascita
Da dove vengo, questa è l'altra domanda a cui oggi cercherò di rispondere. Correva l'anno 1965, viene inaugurato il traforo del monte bianco, l'Inter vince la coppa campioni ed inizia la guerra nel Vietnam. A Empoli, una ridente cittadina della provincia fiorentina, dove confezioni e vetrerie trainavano l'economia locale portando lustro e benessere, nel caldo mese di luglio venivo alla luce. Non fu una nascita tranquilla perché ingerii le acque e fui portato d'urgenza all'ospedale meyer di Firenze. Per fortuna qualcuno aveva deciso che non doveva finire così e quindi sono ancora qua. Ero un bambino magro e gracilino mi ammalavo spesso e per questo saltai quasi del tutto l'asilo. Alle elementari il mio carattere molto timido mi impediva di relazionarmi con gli altri bambini, anzi, a volte ero preso un po di mira ma per fortuna avevo la capacità di sapermi tirare fuori dai guai. Come immaginavo per rispondere a questa domanda non basta un solo post e quindi per adesso accontentatevi, ma la storia continua.
21 gennaio 2023
Chi sono
Con questo inizio di anno 2023 possiamo dire che inizia ufficialmente la nuova vita di questo blog personale. Tanto personale che sembra che sia io che parlo a me stesso e forse il bello è proprio questo. Comunque le porte di questo blog sono aperte a chiunque abbia la voglia e la capacità di trovarle.
Voglio iniziare a rispondere alle tre domande che mi sono fatto nel sottotitolo di questo blog. La prima è: chi sono. Mi chiamo Fabrizio, e questo lo avrete già capito da soli. Chi mi conosce un po' meglio mi chiama anche "Lupo" anche qui non vi svelo niente vi lascio immaginare da dove può venire questo nik.
Non abituatevi a vedere i miei post a orari così presto, questo è un eccezione perché di solito scriverò la sera tardi verso le ore notturne nel silenzio della mia mansarda dove prima di andare a nanna rifletto davanti a "FL21". direte voi e chi è costui? E' il nome del mio PC. Con un po' di immaginazione anche qui dovrebbe essere facile capire perché l'ho chiamato così, provateci se ne avete voglia.
Al momento in cui scrivo ho 57 anni. Ma dico io, ho iniziato un blog alla mia tenera età, ma cosa mai posso aspettarmi? La risposta è semplice, nulla. Ma siccome questo blog era iniziato qualche anno fa con aspettative e poi non ha portato a niente, ho pensato che forse il blog non doveva essere pensato per altri ma che invece ero io che avevo bisogno di ascoltarmi, in questo caso di leggermi.
Vedremo come si evolve la cosa, per adesso, visto che con questo post mi conoscete un po' meglio, vi autorizzo a chiamarmi "Lupo".